25.6.08

Merica recensito da "il manifesto"




il manifesto del 21 Giugno 2008
DVD: È uscito «Merica», un documentario veneto-brasiliano

Emigrazione di andata e ritorno
Luca Peretti

Ardua è la vita del documentario italiano oggi. Tendenzialmente snobbati dalle rete televisive, difficilmente in sala ma cullati da qualche festival, gli sbocchi per i pur bravi documentaristi nostrani sono davvero pochi. L'edizione in Dvd, grazie al lavoro attento di poche e preziose case di distribuzione, è nella maggior parte dei casi solo un palliativo, ma è comunque un modo per far vedere i propri lavori oltre il pubblico ridotto e specializzato dei festival. La sorpresa arriva stavolta dalla bottega di Carta che ha editato Merica \, film veneto-brasiliano realizzato da un terzetto di giovani e promettenti registi (Federico Ferrone, Michele Manzolini e Francesco Ragazzi), con un piccolo budget ma grandi idee.
Merica parla di emigrazione, la nostra e quella degli altri: c'è la storia degli immigrati italiani - soprattutto veneti - in Brasile e ci sono le storie dei viaggi di ritorno dei discendenti (25 milioni di brasiliani hanno origini italiane) in un'Italia che li considera extracomunitari anche se hanno il passaporto italiano. Un documentario parallelo insomma, da una parte le comunità di italo brasiliani, con i loro caratteristici accenti a metà tra dialetti italiani e portoghese, e dall'altra le contraddizioni del Veneto, una delle regioni da cui sono emigrate più persone ed in cui oggi arrivano più immigrati. In Brasile si vedono i vecchi che ricordano solo lontanamente la loro patria natia, mentre un ragazzo di 18 anni nipote di italiani racconta della sua passione per il nostro paese e della voglia di venire a visitarlo, descrivendolo come un posto idilliaco e bellissimo. In Italia invece c'è il fratello, che il grande passo lo ha fatto tra mille difficoltà e qualche rimpianto, e racconta il razzismo che deve subire, nonostante le radici, il sangue ed il passaporto siano italiani. Il film è un patchwork di interviste, tra cui spicca quella caustica e atrocemente divertente allo sceriffo di Treviso Giancarlo Gentilini, con dichiarazioni al limite dell'incredibile («Treviso è un oasi: qui non vedi un lavavetri, perché li ho schiantati tutti»). Le parole degli intervistati vengono alternate alle immagini delle piccole e ricche città del nord est o delle campagne e periferie delle città brasiliane.
Il tentativo assolutamente riuscito è quello di raccontarci la Storia attraverso le piccole storie, di raccontarci un grande fenomeno (l'emigrazione) attraverso chi lo vive sulla propria pelle o lo ha sentito dalla voce dei parenti più stretti. Merica andrebbe proiettato nelle scuole - soprattutto venete - come strumento didattico per l'integrazione e l'educazione interculturale. In questo senso questa uscita in dvd voluta da Carta è davvero preziosa. Un solo, ma bello, contenuto speciale, il documentario d'esordio di Ferrone e Ragazzi, Banliyo- Banlieue (premiato tra l'altro alla Mostra di Venezia nel 2004): è un viaggio di 29 minuti a Surville, quartiere della periferia parigina abitato perlopiù da turchi e arabi.
Per finire, una nota tecnica: la qualità del dvd è ottima (una cosa niente affatto scontata per i film low cost) e sono disponibili sottotitoli in inglese, portoghese e naturalmente italiano.

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